Oggi parliamo di un tema per certi versi sottovalutato o quanto meno non così argomentato come si dovrebbe fare.
Proviamo a dare qualche spunto per una riflessione compiuta sull’argomento.
Iniziamo con una domanda banale ma che allo stesso tempo mi sento chiedere sempre dalla committenza , ovvero” quanto durerà la mia ristrutturazione ? “
Ovviamente cerchiamo sempre di dare una risposta che sia emotivamente il meno sconvolgente possibile ma in verità per rispondere correttamente a questa domanda
si devono porre altre domande allo stesso committente , ve ne elenco tre che secondo me sono le più importanti.
- avete già scelto tutti i materiali e le forniture essenziali ovvero arredo bagno e cucina ? avete fatto un pre ordine degli stessi e avete dei tempi certi di consegna ?
- chi ha il potere decisionale ? vi fate spesso influenzare nelle decisioni da parenti , amici , conoscenti , web etc. ?
- avete già deciso che tipo di progetto realizzare o ci sono cose che devono essere definite in corso d’opera ?
Queste tre domande possono essere un piccolo auto – test per capire se veramente possono essere considerati reali i tempi previsti all’inizio del cantiere dall’ appaltatore e
influenzano tantissimo la gestione del cantiere tanto da aumentare considerevolmente i tempi di una ristrutturazione.
Analizziamo il primo punto , ovvero la gestione degli ordini.
Come Mosaik ho la fortuna di poter gestire direttamente con la committenza anche la questione forniture e poter avere il controllo degli ordini mi consente un vantaggio a livello di tempistiche e
organizzazione del cantiere sicuramente importante.
Allo stesso tempo però lascio sempre al cliente la possibilità di poter decidere autonomamente se affidarsi a noi oppure scegliere altro rivenditore dove ha già visto dei prodotti di suo gradimento ,
ha una sua fidelizzazione , delle scontistiche particolari etc. e purtroppo capita spesso , in questi casi , di dover sottostare a tempistiche non più prevedibili lasciando così il cantiere in balia degli
eventi. Spesso capita quando il cliente decide di affidarsi alla grande distribuzione dove nemmeno noi appaltatori siamo in grado di intervenire in quanto manca un referente di riferimento e gli
ordini vengono gestiti da sedi distaccate dal negozio locale.
E qui si entra in un primo grosso inciampo in termini di tempistiche perchè un ritardo sulla fornitura anche di una settimana può comportare uno slittamento dei lavori del doppio in
quanto muratore , idraulico ed elettricista non possono spendere il loro tempo in attesa che arrivi il materiale ma dovranno per forza di cose gestire altri cantieri e altre richieste dove magari si
richiede un intervento immediato e si ha tutto il materiale già disponibile in cantiere per andare avanti.
Ricordate questa regola fondamentale che ogni artigiano o ditta lavora secondo il principio della libera professione e ogni ora persa dietro ad una fornitura che non arriva è un’ora spesa senza una
resa , senza aver prodotto un risultato concreto nell’economia della giornata lavorativa.
Purtroppo questo è un punto dolente ma necessario da affrontare e solo un libero professionista può capirlo fino in fondo.
Cercherò di sintetizzarlo con una frase per me indelebile di un artigiano di mia conoscenza che una volta , affrontando proprio questo discorso mi disse ( a buon ragione se ci pensate ) :
” vedi Andrea , io ogni volta ( ogni giorno ) che accendo le luci del mio laboratorio mi partono 100 euro di spesa “
Da qui la naturale conseguenza che per recuperare le 100 euro spese al giorno e avere anche un margine di guadagno io quel giorno devo lavorare , non posso ” aspettare ” il cliente in quanto il
tempo perso è un non -guadagno e una mancanza di attività lavorativa che potrei svolgere da altre parti e con altri clienti.
Ora veniamo al secondo punto. Chi decide cosa .
Per altri versi possiamo dire ” come evitare una crisi familiare o di coppia latente “.
Perchè latente vi chiederete , bè la risposta è semplice in quanto lo stress provocato da una ristrutturazione acuisce dei problemi spesso o quasi sempre già presenti.
Non è mai l’unico fattore scatenante.
Detto questo , bisogna capire che spesso il lasciar fare ad una sola persona o meglio il non intromettersi più di tanto può solo far bene alla gestione di un cantiere.
Mi spiego meglio e farò un esempio abbastanza calzante sul tema.
Se per decidere come impostare una cucina si deve chiedere il parere del compagno , della mamma , della zia, dell’amica del cuore , dell’amico che ha già ristrutturato e .. per ultimo del
progettista che avete incaricato , siete sulla cattiva strada.
La cucina è vostra e la userete principalmente voi e non gli altri che interpellate ; a meno che non abbiate vissuto in una caverna avete usato e visto cucine da quando siete nati e non
vi è alcun motivo per cui non siate in grado di “pensare” in maniera autonoma su come realizzarla.
Volete una cucina particolare, di design , non consueta ? Benissimo , allora affidatevi esclusivamente a tre figure professionali ( oltre voi stessi ovviamente ) ovvero il progettista , il venditore
e l’idraulico. Basta , non avete bisogno di altre interferenze e badate bene , non è un discorso banale e solamente provocatorio perchè spesso i maggiori danni o nella maggior parte dei casi ritardi
provengono proprio dall’abuso di consigli ,la maggior parte delle volte inutili, che si richiedono a tutto l’albero genealogico di vostra conoscenza.
E ricordate il mio mantra già espresso , ogni settimana di vostro ritardo sono due settimane di ritardo sul cantiere.
Arriviamo all’ultimo punto , secondo me il più subdolo.
Spesso lo zampino è dato dalla sovra esposizione mediatica dei vari social , web etc. dove molto spesso si fa credere al cliente ” comune ” ( passatemi il termine ) di poter realizzare una casa da
copertina spendendo quanto ” preventivato”.
Non è così , per farvi un esempio banale ma reale anche una semplice placca di scarico wc può costare dai 30 euro fino ad arrivare a circa 1000 euro tra le più commerciali sul mercato e questo
divario esiste in ogni singola fornitura per cui , vi prego , smettete di fare paragoni tra quello che vedete e quello che potete avere , al limite potete chiedere al vostro professionista se un intervento
particolare che avete visto può essere replicabile a casa vostra partendo da un punto fermo che a volte, fantasticando , sfugge ; ovvero non siamo al 36° piano del grattacielo di Manhattan
ma siete al 3° piano del condominio di periferia con vista sul centro commerciale più vicino.
Spesso essere cinici fa risultate a prima vista antipatici ma aiuta in queste fasi a non perdere di vista l’obiettivo che mi avete inizialmente richiesto ovvero ristrutturare al meglio , spendendo il
giusto e nei tempi più brevi possibili . Poi improvvisamente ogni cliente chissà come viene catapultato in un mondo parallelo in cui si ritrova nella ” Trump tower ” e come vicini di casa non
abbiamo più la signora Pina che si lamenta del rumore dei lavori ma Jack Nicholson e Oprah Winfrey che ci offrono martini dry alle 17 del pomeriggio.
Per farla breve , concentratevi sul vostro immobile e spengete i telefoni. Solo in questo modo si riescono a realizzare interventi reali di miglioramento , nei tempi richiesti e con budget
consoni all’immobile acquistato.
Alla prossima e per consulenze reali , Contattateci !
Andrea